D-Heart ha ricevuto il Premio Compasso d’Oro 2020 dell’Associazione di Design Industriale per il dispositivo ECG portatile a 8/12 derivazioni, progettato in collaborazione con Design Group Italia.
D-Heart è un elettrocardiografo a 8/12 derivazioni per smartphone e tablet, clinicamente affidabile e portatile.
Consente a chiunque di eseguire un ECG di livello ospedaliero in totale autonomia e di inviare i risultati al servizio di telecardiologia attivo24 ore su 24, 7 giorni su 7.
D-Heart si basa su due valori: semplicità di utilizzo per il paziente e affidabilità dei dati per il medico, perché garantisce le stesse prestazioni degli elettrocardiografi ospedalieri, essendo certificato e validato clinicamente.
Tramite l’app per smartphone e tablet, collegata al dispositivo, D-Heart permette di registrare un ECG a 8 derivazioni da parte del paziente e un ECG a 12 derivazioni da parte dell’operatore sanitario.
Con un unico prodotto si possono così realizzare due diversi casi d’uso: soluzione per il paziente cronico, che non possiede particolari competenze mediche, e per il personale sanitario, come un medico di base, un infermiere, un farmacista.
Queste, infatti, le motivazioni che hanno indotto la giuria ad assegnare il premio: “D- Heart rende familiare la tecnologia medica e la traspone nella vita quotidiana. Non fa paura e permette al paziente di essere seguito a distanza”.
Il premio Compasso d’Oro dell’Associazione di Design Industriale è nato nel 1954, ideato da Giò Ponti. È uno dei più antichi e prestigiosi premi di design al mondo. Premia personalità, organizzazioni o aziende che si sono distinte per innovazione e creatività nel campo del design. Giunta alla 26esima edizione, quest’anno sono stati 18 i vincitori e 38 le menzioni d’onore.
Chi è D-Heart
D-Heart nasce nel 2015 grazie al lavoro di Nicolò Briante e Niccolò Maurizi, all’epoca studenti nell’ambiente interdisciplinare dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia. Maurizi è un giovane dottore ricercatore in cardiologia presso l’Università degli Studi di Firenze. Quando aveva sedici anni, Maurizi fu colpito da un infarto miocardico e decise di diventare medico e trasformare il suo problema in un’opportunità e con l’aiuto di Briante ha creato D-Heart. Attualmente D-Heart è attiva in tutto il mondo in più di 32 paesi di 4 continenti diversi nello sviluppo di campagne di screening cardiovascolare e di medicina generale convenienti e orientate all’operatore.