Arriva in Humanitas Mater Domini un nuovo strumento di navigazione computerizzato con realtà aumentata, a supporto dello specialista durante la chirurgia protesica della spalla. Una nuova soluzione dalla quale scaturiscono diversi i vantaggi, per medici e pazienti, a partire dalla possibilità di un planning preoperatorio dettagliato utile a migliorare la precisione chirurgica dell’intervento.
Un supporto importante per un problema piuttosto comune. La protesi di spalla è un intervento chirurgico necessario nei casi di usura della cartilagine dell’articolazione gleno-omerale, la comune artrosi, associata o meno a rottura dei tendini della cuffia dei rotatori e nei casi di fratture complesse dell’omero prossimale.
Ora, in Humanitas Mater Domini l’intervento di protesi di spalla si esegue anche con il supporto di un sistema di navigazione computerizzato che affianca, nei casi più complessi e in casi specifici, il chirurgo ortopedico nella fase preoperatoria e durante l’operazione. Si tratta di uno dei pochi ospedali delle province di Varese e Milano in cui il sistema è attivo.
«La tecnologia consente al chirurgo ortopedico di avere dei riferimenti affidabili per il posizionamento ideale della protesi – afferma il dottor Antonio Giardella, chirurgo ortopedico di Humanitas Mater Domini -, prevedendo così l’esito dell’operazione e riducendone i rischi di complicanze intra e post-operatorie».
Precisione e personalizzazione della protesi
Rispetto alla tecnica chirurgica tradizionale, il sistema di navigazione computerizzato permette al chirurgo ortopedico di studiare già nella settimana precedente l’operazione, un piano operatorio accurato e personalizzato per il posizionamento della protesi, ottenendo così una maggior precisione chirurgica.
Nella fase preoperatoria, infatti, grazie alle immagini tridimensionali dell’articolazione danneggiata acquisite tramite un esame TC, il sistema elabora una versione computerizzata 3D dell’anatomia ossea specifica del paziente. Questo permette al chirurgo di studiare prima dell’intervento la condizione patologica della spalla e identificare l’impianto, le specifiche angolazioni e le misure delle componenti protesiche che si adattano meglio al singolo caso.
Precisione millimetrica grazie all’algoritmo
Durante la fase operatoria il sistema di calcolo, attraverso una mappatura estremamente accurata dei principali punti anatomici della spalla, consente di visionare in tempo reale e per tutte le fasi dell’intervento la posizione dello strumentario chirurgico protesico, agevolando quindi lo svolgimento di ogni singolo passaggio nel modo più attento e preciso possibile.
In fase di posizionamento della protesi, il chirurgo ortopedico può eseguire ulteriori analisi per validare o correggere il posizionamento previsto dal planning iniziale. Non ci sono variazioni nella tecnica chirurgica, ma vi è un supporto in più.
«A guidare l’intervento resta l’esperienza del chirurgo ortopedico – conclude il dottor Giardella -. Lo specialista, infatti, resta libero di scegliere se seguire o meno i suggerimenti dati dal sistema».