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Sicurezza informatica nel settore sanitario, l’analisi di Akamai

Come afferma Akamai, l’azienda di servizi cloud, oggi più che mai, l’utilizzo di sistemi informatici in ambito sanitario ha un impatto sulle visite, sulla gestione della sala d’attesa e degli ambulatori per fare gli esami. Le violazioni di dati sensibili stanno aumentando in termini di gravità e frequenza, con un impatto significativo in termini operativi e reputazionali.

Poiché le tattiche utilizzate sono sempre più sofisticate e, in molti casi, gli attaccanti uniscono le forze per essere ancora più efficaci, i pericoli per l’ecosistema sanitario sono sempre più frequenti e gravi. Dato il grande volume di tecnologia legacy, il valore finanziario dei dati dei pazienti e le sfide legate alla rapida digitalizzazione e all’espansione dell’Internet of Medical Things (IoMT), questo ambiente dinamico ha bisogno di proteggere l’infrastruttura, l’organizzazione, le applicazioni e le API con modalità che nessuno avrebbe immaginato nemmeno cinque anni fa.

Akamai ha condotto un’analisi completa dei dati di un sondaggio raccolti da 1.200 professionisti della sicurezza globale. L’obiettivo è quello di fare luce su tendenze specifiche della sicurezza informatica nel settore sanitario.

I dati del 2021, confrontati con quelli del 2023, evidenziano come il numero di attacchi ransomware (sia di successo che di non riusciti) contro le organizzazioni sanitarie in 12 mesi è aumentato del 162%. Gli effetti di questi attacchi possono portare a tempi di inattività operativa, a cancellare o riprogrammare procedure mediche, ad avere problemi di interazione con i farmaci a causa della mancanza di accesso alle cartelle cliniche, a deviazioni di ambulanze verso altre strutture.

In media, il tasso di aumento per il settore sanitario è il più alto di tutti i settori, sottolinea Akamai. Questo significa che le organizzazioni sanitarie, compresi gli ospedali e gli ospedali pediatrici, non son più considerati bersagli “off limits” dagli hacker.

La tipologia di attacchi maggiormente utilizzata per le strutture sanitarie è quella di tipo ransomware, mentre le organizzazioni sanitarie hanno maggiori probabilità di subire perdite finanziarie a seguito di un attacco di cybersecurity rispetto a quelle di altri settori (43%, rispetto al 36% in generale).

Le organizzazioni sanitarie inoltre hanno anche maggiori probabilità di subire una perdita di fiducia dei pazienti/soci a seguito di un attacco di cybersecurity (48%, rispetto al 33% complessivo).

Sicurezza informatica, le organizzazioni sanitarie sono più a rischio

Questo dimostra che, sotto molti aspetti, le organizzazioni sanitarie sono più a rischio di altri tipi di organizzazioni. I cyberattacchi stanno aumentando la pressione sui responsabili della sicurezza informatica affinché scelgano le soluzioni corrette in un settore in cui il tempo di attività continuo è una questione di vita o di morte. Gli intervistati delle organizzazioni del settore sanitario e delle scienze biologiche negli Stati Uniti, in America Latina, in Europa, in Medio Oriente, in Africa e nell’Asia-Pacifico concordano in modo evidente sull’efficacia della segmentazione nel mantenere protette le risorse.

Gli intervistati riferiscono anche che i progressi nell’implementazione della segmentazione intorno alle applicazioni e agli asset aziendali critici sono inferiori a quello che idealmente dovrebbero essere. Gli intervistati (tra cui fornitori di servizi sanitari e specialisti di tecnologie sanitarie, oltre ad altre organizzazioni specializzate in servizi o prodotti sanitari) affermano che l’ostacolo principale per le organizzazioni del settore sanitario è stata la mancanza di competenze per l’implementazione della segmentazione.

Un’indagine condotta dall’organizzazione no-profit statunitense Healthcare Information and Management Systems Society (HIMSS) ha rilevato che l’84% degli esperti IT del settore sanitario statunitense fatica ad attrarre personale e il 67% riferisce che il mantenimento del personale è un problema. Secondo l’HIMSS, la maggior parte del personale non ha una formazione aggiornata sulle minacce prevalenti ed emergenti.

La segmentazione ha dimostrato di essere efficace e di avere un effetto positivo sulla difesa per coloro che hanno segmentato la maggior parte dei loro asset critici, consentendo loro di mitigare e contenere il ransomware 11 volte più velocemente rispetto a coloro che hanno segmentato solo un asset. Un tempo che può fare la differenza per la vita dei pazienti e la reputazione della struttura, sottolinea Akamai.

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